sabato 1 ottobre 2011

MSI N580GTX Lightning


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Per un produttore come MSI, sempre attento a diversificare la propria offerta con una particolare attenzione per i giocatori estremi, le schede reference delle VGA di Nvidia e AMD non possono essere sufficienti. Della sola GeForce GTX 580, ad esempio, il colosso di Taipei presenta in listino ben cinque varianti, oltre alla reginetta protagonista di queste pagine: la versione standard, proposta anche con un leggero overclock di fabbrica; le Twin Frozer, caratterizzate dalla seconda evoluzione dell'omonimo sistema di raffreddamento (anche in questo caso c'è quella con frequenze superiori) e la HydroGen, destinata a chi possiede sistemi di raffreddamento a liquido. Le maggiori attese erano però giustificatamente riservate alla Lightning, facente parte dell'omonima serie con cui MSI indica le VGA destinate ai praticanti di overclock. Le aspettative nei confronti di questo prodotto erano piuttosto elevate, principalmente per due motivi: in primis per le prestazioni velocistiche di base dell'ammiraglia di casa Nvidia, che la pongono ai vertici delle classifiche delle VGA a singola GPU; in secundis per la tolleranza all'aumento delle frequenze che il chip Fermi ha dimostrato sin dai primi vagiti. Lecito dunque attendersi risultati record da questo capolavoro di tecnologia, anche considerando l'illustre e pluripremiata progenie: anticipiamo sin da subito che con la N580GTX c'è un nuovo "king of the hill".

Bundle e scheda tecnica

Scontati i riferimenti al caccia F-35 Lightning, richiamato sul fronte della mastodontica confezione che accompagna la N580GTX Lightning, al cui interno trovano posto il consueto CD dei driver, una guida all'uso, due bridge per le configurazioni SLI, due adattatori da 6 a 8 pin, un adattatore DVI-VGA e tre cavetti da collegare al multimetro per la misurazione delle tensioni. Non manca il codice per l'attivazione su Steam del titolo di Eidos Lara Croft and the Guardian of Light (decisamente un banco di prova non impegnativo per questa scheda). La GPU utilizzata è l'oramai famosa Fermi GF110, le cui caratteristiche tecniche non hanno subito variazioni rispetto alle specifiche Nvidia: gli Stream Processor (rinominati CUDA Core dalla società californiana) sono 512, così come 64 restano le Texture Units e 48 le ROPs; l'interfaccia di memoria è invariata a 384bit e i Gbyte di GDDR5 sono sempre 1,5. Questo è tutto ciò che rimane della GeForce GTX 580, dal momento in cui MSI ha ridisegnato completamente il PCB, utilizzando componentistica di primissima qualità, lo ha completato con un sistema di raffreddamento fantastico e ha inserito una serie di feature per l'utente smaliziato. In termini pratici tutto questo ha permesso alla società di Taiwan di garantire delle frequenze di lavoro decisamente superiori a quelle indicate da Nvidia: il clock del core passa quindi dai 772 agli 832 MHz, quello degli shader da 1544 a 1664 e quello delle memorie da 4 a 4,2 GHz. Sarebbe tuttavia ingrato ridurre il lavoro degli ingegneri di MSI elencando dei pur significativi valori: passiamo quindi all'analisi più approfondita di questa VGA.

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Twin Frozer III

Ciò che più stupisce piacevolmente della Lightning, oltre alle colossali dimensioni (tali da sminuire la già imponente versione di riferimento), è il sistema di raffreddamento Twin Frozer III. Terza evoluzione di un progetto iniziato con la N285GTX, questo dissipatore è composto da due parti: quella superiore, caratterizzata da due ventole da 9 millimetri e da ben 5 heatpipe, si occupa dello smaltimento del calore della sola GPU; una volta rimossa lascia scoperta la piastra metallica dedicata esclusivamente alle memorie. Messa a nudo la Lightning è altrettanto impressionante: ben visibili nella zona centrale ci sono le dodici fasi riservate alla GPU (il doppio rispetto al modello di base!), mentre più a destra si notano le tre fasi (due nelle specifiche Nvidia) destinate alla RAM; sulla parte superiore sono presenti i due attacchi per il bridge delle configurazioni SLI e le tre uscite per cavetti "V-Point" che consentono di collegare un multimetro per verificare il voltaggio di GPU e RAM. Da segnalare anche i due connettori ad 8 pin, a differenza del modello di riferimento che ne prevede uno ad 8 e l'altro a 6. Le uscite sono quattro, tutte dorate: alle due HDMI e alla DVI, è stata aggiunta una DisplayPort. Voltando la scheda si scoprono cinque gruppi di interruttori destinati a chi pratica overclock: permettono di sbloccare il voltaggio di core, memorie e PLL, di selezionare uno dei due BIOS e di disattivare alcune parti del circuito al fine di permettere alla scheda di funzionare anche a temperature molto inferiori allo zero (tipicamente ottenibili con raffreddamento ad azoto liquido), ovviando al cosiddetto Cold Bug, ovvero al valore sotto al quale smette di funzionare. Sempre sul retro si notano poi quattro "Proadlizer" (acronimo di Prompt, Broadband e Stabilizer) prodotti da NEC: si tratta di condensatori che offrono un'elevata capacitanza, ossia fondamentalmente "puliscono" il segnale elettrico per garantire una maggiore stabilità ed un più alto grado di overclock. Un gruppo di dodici LED indica infine quali fasi sono in funzione: la N580GTX Lightning supporta infatti la tecnologia APS che permette di spegnerne alcune durante le fasi di inattività.

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I test

Per questa recensione ci siamo avvalsi di due N580GTX Lightning in configurazione SLI; il sistema utilizzato per i nostri test sarà esaurientemente descritto in una guida che comparirà nei prossimi giorni sulle pagine di Multiplayer.it, per il momento ci limitiamo ad elencarne i principali componenti.

CPU: Intel Core i7-2600K @ 4.2 GHz
Scheda madre: MSI Big Bang-Marshal
RAM: 16 Gbyte DDR3
HDD: Crucial m4 120 GByte
VGA: MSI N580GTX SLI
Alimentatore: Cooler Master Silent Pro Gold 1200W
Sistema Operativo: Windows 7 Professional 64bit SP1
Driver: Nvidia Forceware 270.61 e AMD Catalyst 11.4

Crysis Warhead In attesa della patch che abiliti le DirectX 11 in Crysis 2, il predecessore Warhead, nonostante l'età, continua ad essere un banco di prova imprescindibile per ogni scheda video. A indossare la nanosuit questa volta è il Sergente "Psycho" Sykes, che si muove in un'isola ricreata dal motore CryEngine 2. Le impostazioni usate per questa prevedevano tutti i dettagli settati su Gamer e l'AA 2x. Le due Lightning hanno subito mostrato i muscoli, distanziando le soluzioni reference circa del 10%, mentre il guadagno sulla 590 GTX è stato quasi del 20%.

Metro 2033 Un altro peso massimo della categoria degli FPS: realizzato da un team in parte fuoriuscito dagli ideatori di S.T.A.L.K.E.R., il gioco di THQ è ambientato nella metropolitana moscovita in un futuro post-apocalittico. Questo titolo supporta la Tessellation delle DirectX 11 e le librerie PhysX (disattivate per l'occasione), ed è talmente impegnativo da essere considerato il degno erede di Crysis. Con tutti i dettagli al massimo il frame rate raggiunge risultati decorosi solo con le quattro configurazioni oggetto della recensione, ma anche lo SLI di Lightning non riesce a superare la fatidica soglia dei 60 fps.

Battlefield: Bad Company 2 Il pluridecorato shooter di DICE è un must-have milioni di appassionati di sparatorie online. L'engine Frostbite DX è ottimamente programmato: anche attivando le DirectX 11 consente ad una vasta gamma di VGA di superare agevolmente i 100 frame al secondo. Stellare il punteggio raggiunto dalle Lightning.

Mafia II Il gioco di 2K Czech vede il giocatore vestire i panni di Vito, giovane siculo-americano alla scalata dei vertici della criminalità organizzata a stelle e strisce. Uscito nell'agosto del 2010 questo sandbox rappresenta una sfida alla portata della maggior parte delle schede di fascia alta. Nel nostro test tutte le impostazioni sono state spinte al massimo ad eccezione delle librerie PhysX, che avrebbero impedito di ottenere valori significativi per la Radeon 6990. In questo caso le soluzioni di MSI hanno ottenuto i valori più elevati, dimostrando grande sensibilità all'aumento delle frequenze.
Aliens Vs Predator Il gioco di Rebellion, seguito del glorioso FPS uscito nel 1999, è stato uno dei primi a supportare la Tessellation. Alle risoluzioni più elevate, e con tutti i dettagli al massimo (compreso l'AA 4x), può nascondere delle insidie per le GPU mainstream, ma non certo per i protagonisti di questa comparativa. Da sottolineare come in questo gioco le Lightning, pur confermandosi al top delle performance, non riescano a staccare così marcatamente le soluzioni standard. Il guadagno è solamente del 5%.

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Rumorosità, temperature, consumi e overclock

Il sistema di dissipazione Twin Frozer III cancella d'un colpo uno dei talloni d'Achille dell'architettura Fermi. Nvidia infatti è stata costretta ad utilizzare il costoso vapor chamber per poter mantenere entro valori accettabili le temperature della GeForce GTX 580, che potevano divenire problematiche soprattutto in full load. A regime di riposo le migliorie apportate da MSI non sono poi così eclatanti, visto che il delta tra le due soluzioni è di circa 5 °C; le differenze si magnificano a pieno carico, considerando che le Lightning non hanno mai superato i 60 °C anche con applicazioni stressanti come 3DMark11 o Unigine Heaven, mentre le reference salgono fino a toccare gli 80 °C. Ci saremmo attesi qualche miglioria anche in ambito sonoro, nonostante già di default le soluzioni Nvidia siano valide, ma abbiamo constatato che la produzione di rumore è praticamente identica in tutti i contesti, mentre siamo rimasti sorpresi nel verificare che le schede di MSI consumano mediamente 15 Watt in meno delle controparti standardizzate. Un'ultima parola per l'overclock, reso davvero semplice dal software Afterburner, realizzato in collaborazione con RivaTuner. Si tratta di un tool che permette di agire sulle frequenze di clock di GPU e RAM, e che ci ha permesso, con un paio di click, di portare a 900 MHz i valori del processore lasciandone invariato il voltaggio e senza che le temperature raggiungessero soglie di guardia.

In conclusione

Con la N580GTX Lightning, MSI ha raggiunto i vertici: è in assoluto la VGA a singola GPU più veloce del mercato. La componentistica di prim'ordine e le performance giustificano la maggiorazione di prezzo rispetto alle schede reference (di circa 70 €) e la rendono un acquisto più che valido per chiunque voglia cimentarsi con overclock estremi. Presa singolarmente si avvicina spesso ai risultati ottenibili con una più costosa GeForce 590 GTX, ma abbinata ad una sorella diventa un vero e proprio mostro di potenza che nessun software ludico, al momento, riesce ad impensierire. Eccellente nei consumi e nelle temperature, resta un acquisto dedicato a chi non vuole scendere a compromessi.

Ci piace

Capacità di overclock
Prestazioni
Consumi

Non ci piace

Prezzo elevato
Ingombri

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