Hanno creato un certo subbuglio le voci di corridoio uscite stamattina (o ieri notte) su un presunto abbandono da parte di Miyamoto del suo attuale ruolo manageriale, ma la grande N si è affrettata a smentire il tutto.
La questione tuttavia non è chiara: Shigeru Miyamoto ha affermato in un'intervista pubblicata da Wired la sua volontà di lasciare l'attuale incarico che ricopre in Nintendo per tornare nella "prima linea" dello sviluppo di videogiochi. Questo non vorrebbe dire abbandonare Nintendo, ovviamente, semplicemente uscire dal suo ruolo attuale di executive di alto livello e tornare a creare videogiochi. "Quello che voglio veramente è tornare nella prima linea dello sviluppo nuovamente, magari lavorando a progetti più piccoli con sviluppatori più giovani, o ancora fare qualcosa per conto mio, un piccolo progetto", ha affermato Miyamoto, in quella che pareva essere una confessione veramente seria, rilasciata ad una rivista indubbiamente autorevole.
Tuttavia, Nintendo si è affretta a smentire che un tale cambio di ruolo fosse veramente in discussione: "non è assolutamente vero", ha riferito un portavoce Nintendo a Reuters spiegando la posizione ufficiale, "non siate preoccupati". E con ragione si è affrettata a smentire: con la pubblicazione delle dichiarazioni di Miyamoto pare che la compagnia abbia perso di colpo il 2% del valore delle azioni, tanto per avere un'idea dell'importanza fondamentale del personaggio nell'economia dell'azienda. Tuttavia emerge dall'intervista in questione il desiderio di Miyamoto di tornare ad essere più coinvolto nel settore sviluppo: secondo il game designer, dalla sua posizione attuale si trova a dominare i team con le sue idee, piuttosto che a far crescere i nuovi sviluppatori con le proprie. D'altra parte, secondo il creatore di Mario e Zelda, ci sono altri responsabili di alto profilo che possono assicurare per la qualità dei giochi ma "finché non mi ritiro dalla mia attuale posizione, non posso far crescere i giovani sviluppatori", ha spiegato Miyamoto.
venerdì 9 dicembre 2011
Nintendo smentisce il ritiro di Miyamoto
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