Un tira e molla di lunga data quello dei giochi in affitto che, secoli fa, quando internet era lento e poco diffuso, erano spesso fonte di approvvigionamento per i pirati.
Oggi invece potremmo essere sull'orlo di un cambiamento con i publisher che si scoprono fan sfegatati di catene come Blockbuster. Ed è stata proprio quest'ultima a comunicare che le grandi compagnie videoludiche offrono un massiccio supporto alle catene che affittano videogiochi. Il motivo, secondo Gerry Butler di Blockbuster, è legato al mercato dei giochi usati che non fruttano niente ai publisher.
Al contrario nel caso dei titoli in affitto le compagnie percepiscono una sostanziosa percentuale. Inoltre il periodo sembra essere piuttosto florido per iniziative di questo genere con 35 titoli in uscita durante quest'ultimo trimestre dell'anno. Troppi per essere acquistati dall'utente medio che potrebbe vedere positivamente vantaggiose offerte di affitto.
martedì 22 novembre 2011
I publisher videoludici guardano verso il business dei giochi in affitto
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